mercoledì 31 luglio 2013

Incomprensibile Gioco

SCACCO O STALLO?


Nonostante siano emersi elementi che scagionano i nostri Fucilieri del S. Marco, o quantomeno di dubbio sul loro coinvolgimento dei fatti concernenti il peschereccio S. Antony, non è comprensibile la posizione del Governo Italiano che continua a mantenere la linea iniziale impostata dal precedente esecutivo.
Dopo aver sbandierato "priorità, impegno e team di Luminari del diritto internazionale" con dichiarazioni attestanti un "processo rapido ed equo" i nostri illuminati politici hanno pensato bene di giocare un po a braccio di ferro sulla questione dell'interrogatorio degli altri quattro Fucilieri, pur sapendo che esiste un affidavit che li impegna a rispettare tale richiesta, con l'unico risultato di allungare i tempi delle indagini e indispettire la magistratura Indiana che, sulla parola data, ha un concetto di sacralità che forse noi non abbiamo più.
Ma alla luce delle analisi peritali, svolte dall'ottimo Luigi Di Stefano, il collegio difensivo dei Fucilieri (composto anche da avvocati Italiani) quantomeno dovevano subito richiedere, alla Suprema Corte, l'acquisizione agli atti di tale documentazione come controdeduzioni alle teorie dell'accusa.
Ma, forse, la difesa vuole tenere tale documentazione come asso nella manica o prendere spunto da essa per impostare una linea difensiva difficilmente confutabile dall'accusa anche se, si presume, che siano ormai tutti a conoscenza di questa, visto il massiccio invio fatto da alcuni sostenitori della causa di Latorre e Girone a giornali, Agenzie e TV Indiane,  per non citare la NIA e la Suprema Corte.
L'incognita è sapere se queste ultime abbiano preso in considerazione la cosa; voci non confermate dicono che sono state valutate dai dirigenti ma non si conosce la considerazione ottenuta.
Rimane il fatto che, ne il MAE ne il Governo Italiano abbiano rilasciato dichiarazioni in merito anzi continuano a sostenere la teoria di un processo "rapido ed equo come se ci fosse già un accordo col giudice Monocratico del Tribunale Speciale.
Ora bisogna dire che, continuando su questa linea, tra India e Italia la partita  è  in stallo e che se la NIA non dovesse  poter terminare il proprio compito le ripercussioni sarebbero tutt'altro che favorevoli per Latorre e Girone.
L'impressione che se ne ricava è che il nostro governo non voglia sostenere l'innocenza dei nostri ragazzi in primis De Mistura che ha sempre dichiarato "incidente" il fatto,  perdurando su una linea che si è rivelata dannosa e umiliante per noi,  quindi i leader dei dicasteri interessati che continuano a fare dichiarazioni fantasiose come se tutto fosse già risolto e non volendo ricorrere all'arbitrato internazionale dichiarando che i tempi si allungherebbero.
Insomma il buon Macchiavelli  rimarrebbe sbalordito di fronte a simili comportamenti ma, evidentemente, chi ricopre incarichi istituzionali non pensa ad agire con raziocinio e secondo i dettami del Diritto ma predilige favorire gli interessi economici. e dare risposte di comodo ad eventuali interrogazioni.
A nulla valgono le pressioni dei numerosi gruppi che chiedono, a gran voce, giustizia per Massimiliano e Salvatore, le petizioni firmate da migliaia di persone, gli appelli delle associazioni d'Arma, i nostri politici rimangono impassibili e non accennano minimamente a cambiare tattica con la fondata certezza che se subiscono una pesante sconfitta non è colpa loro ma di chi li ha preceduti, se invece la partita si chiuderà a nostro favore, prontissimi a sbandierare l'efficacia del metodo adottato e pavoneggiarsi per una vittoria tutta loro.

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