lunedì 5 agosto 2013

PARTIGIANI ?

Sinistra lobotomizzata, cerebrolesa, giustizialista, affetta da amnesia ideologica conclamata

MORANINO 247956_4260000392558_84445054_n-300x187Quando la memoria fa difetto ci si può permettere di criticare tutti e tutto, d'altronde cosa ci si può aspettare da un partito che nell'arco di venti anni ha cambiato nome e simbolo numerose volte, come per cercare di nascondere i propri fallimenti e menzogne, e ha causato, più volte, la caduta di governi capaci per poi far credere al popolo che, loro, erano i custodi della verità, dell'onestà e della correttezza politica con fantasiosi teoremi ed ergendosi a paladini di categorie che in altri tempi subivano l'emarginazione generale.
Ai lobotomizzati cerebrolesi giustizialisti travestiti da garantisti, ai sinistronzi affetti da amnesia ideologica conclamata, ai sostenitori del regime illiberale giustizialista, ai cultori dell’odio a prescindere, oltre a dire loro che ormai la misura è colma, voglio ricordare che il loro compagno, partigiano, assassino, comunista, Francesco Moranino,  parlamentare del PCI, fu graziato dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat dopo essere stato condannato all’ergastolo per ben 7 omicidi.
Questi i fatti: 5 partigiani “bianchi”: Stazzera, Compasso, Francesconi, Scimone e Santucci, confidarono al compagno, partigiano, assassino, comunista “Gemisto” di voler raggiungere in Svizzera gli Alleati per costituire un gruppo partigiano autonomo, svincolato dai comunisti. Il compagno, partigiano, assassino, comunista, “Gemisto”, volle considerare questo intendimento come un tradimento.
Il compagno, partigiano, assassino, comunista, Francesco Moranino,  parlamentare del PCI, radunò una banda di di criminali antifascisti come lui, che in località Portula, uccisero tutti e cinque i partigiani “bianchi” e non contenti, con la vigliacceria nel proprio dna, massacrarono anche due delle loro mogli.
Ovviamente, il loro compagno, partigiano, assassino, comunista, Francesco Moranino,  parlamentare del PCI in forza della codardia che li contraddistingue, protetto dal Pci di Togliatti, fuggì prima del processo e della condanna in Cecoslovacchia (paese comunista loro amico).
Nel 1953 il Pci ebbe il coraggio di rieleggerlo deputato e lui ebbe l’arroganza, l’oltraggio di tornare in Italia.
Un anno e n giorno prima che io nascessi, il 27 gennaio del 55 la Camera dei Deputati per la prima volta nella storia della Repubblica, su richiesta della Procura di Torino votò l’autorizzazione all’arresto.
Il codardo, compagno, partigiano, assassino, comunista, Francesco Morarino,  parlamentare del PCI da buon codardo per evitare il carcere scappò di nuovo nel paese comunista amico, la Cecoslovacchia.
Il 22 aprile 1956 (non avevo neanche 3 mesi), a Firenze si svolse il processo in contumacia che lo condannò all’ergastolo per ben 7 omicidi.
Non è dato sapere come e perché, il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat lo graziò e lui il 27 Aprile 1965 felice e contento, come nulla fosse tornò in Italia.
Nella foto: Il graziato, compagno, partigiano, assassino, pluriomicida, comunista, Francesco Moranino, parlamentare del PCI.

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