lunedì 16 settembre 2013

Per ricordare

Oriana Fallaci

SOS1307264Oriana Fallaci (Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006) è stata una scrittrice, giornalista e attivista italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo.
La Fallaci è deceduta a Firenze il 15 settembre 2006 a 77 anni, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute dovuto al cancro che da anni l’aveva colpita. Era suo preciso desiderio morire nella città in cui era nata: «Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l’Arno dal Ponte Vecchio. Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre, il gruppo di Giustizia e Libertà. Azionisti, liberali e socialisti. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi. Le nascondevo nei cesti di insalata». Per permetterle di ritornare in Italia in modo riservato Silvio Berlusconi le mise a disposizione un aereo privato. Non fu possibile però, data l’inadeguatezza del luogo ad ospitare una persona in precario stato di salute, far alloggiare la Fallaci nella torre del Mannelli. La scrittrice è stata ricoverata nella clinica Santa Chiara, dove poi morì.
Oriana Fallaci è sepolta nel cimitero degli Allori, di rito evangelico, ma che ospita anche tombe di atei, musulmani e ebrei, a Firenze nel quartiere del Galluzzo, nella tomba di famiglia accanto ad un cippo commemorativo di Alekos Panagulis, suo compagno di vita. Con la bara sono stati sepolti una copia del Corriere della Sera, tre rose gialle e un Fiorino d’Oro (premio che la città di Firenze, con grandi polemiche, non aveva voluto conferirle), donatole da Franco Zeffirelli.
Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario è stato donato, insieme ad altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla Pontificia Università Lateranense di Roma, il cui rettore era allora monsignor Rino Fisichella, amico personale della scrittrice, che stette vicino in punto di morte alla giornalista fiorentina. Nell’annunciare la donazione Fisichella ha definito questo come l’ultimo regalo a papa Benedetto XVI per il quale la scrittrice nutriva «una autentica venerazione».
Il romanzo che la Fallaci aveva smesso di scrivere dopo gli attentati dell’11 settembre è stato pubblicato il 30 luglio 2008. Il libro, intitolato Un cappello pieno di ciliege, è una saga familiare che attraversa la storia italiana dal 1773 al 1889.

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