domenica 27 ottobre 2013

LA VERITÀ FA MALE

I  SACCENTI

E' risaputo che chi dice le cose come stanno viene deriso, allontanato, denigrato o non considerato affatto la storia ce lo insegna;  personaggi illustri hanno sempre trovato sulla loro strada SACCENTI che, con l'arroganza dei sapienti, contrastavano, deridevano o negavano teorie che sono alla base della Fisica, della Medicina, dell'Astronomia e di tutte le materie conosciute.

In Italia tale prassi è più radicata che altrove anche perché ci si è abituati ad un certo benessere che difficilmente ci consente di risvegliare quelle coscienze che un tempo erano più sveglie a causa del disagio sociale creato dalla povertà la dove c'era più ignoranza c'era più dialogo, più altruismo e cordialità mentre dove c'era più istruzione e benessere cominciava ad esserci  più egoismo.

Tutto questo si riflette ai giorni nostri sulla popolazione con un effetto amplificato dai Media, dalle TV, dai discorsi dei politici che pomposamente e con grande convinzione pensano di convincere tutti della bontà del loro operato senza curarsi delle voci di dissenso che arrivano da più parti. E' una categoria (o meglio "Casta") che pensa di poter prendere in giro, impunemente, quanti li seguono e li ascoltano certi che il loro potere supererà quei deboli lamenti che ogni tanto li contrastano.
In questi mesi di attività per la causa di Massimiliano e Salvatore ne ho viste di tutti i colori; Tolta la competenza, educazione, cordialità e professionalità dimostrata da una sessantina di persone che effettivamente e giornalmente si dedicavano, con impegno a promuovere iniziative volte a tenere i riflettori puntati sulla vicenda e i suoi sviluppi,  la maggioranza si dedicava  ad interventi di saluti, commenti più o meno fantasiosi, dichiarazioni di blitz, critiche feroci contro l'India, boicottaggi, Petizioni, distacco dal gruppo per dissensi di qualsiasi natura, formazioni di nuovi gruppi tesi solo ad iscrivere più gente possibile e non ultima una folle corsa a postare per primi qualsiasi articolo che riguardasse i nostri ragazzi senza curarsi se fosse un articolo con oggettivi elementi di verità o fantasie giornalistiche per fare notizia e vendere giornali o trasmissioni.
Bene, lo stato del Kerala, e non L'India, ha agito arbitrariamente all'inizio della vicenda in quanto ha usato l'inganno ( ricordate ulisse ed il suo cavallo di troia), per far entrare la Enrica Lexie nel porto di Koci,  (complice l'ingenuità del comandante che se fosse stato più smaliziato avrebbe subodorato l'inganno vedendo le motovedette che arrivavano per scortare la nave) e in seguito tutta la manipolazione delle prove per addossare ai nostri Fucilieri la responsabilità dell'accaduto, gestita magistralmente dai funzionari governativi del Kerala per mettere in difficoltà il governo di Delhi. 

E' a questo punto che la nostra diplomazia, il MAE, il Ministro della difesa e lo stesso Capo dello Stato dovevano fare la voce grossa, battere i pugni sul tavolo, esigere l'immediato rilascio dei Militari e la restituzione delle armi (in caso contrario si poteva considerare tale atto come una dichiarazione di guerra), porre  interrogazione al consiglio di sicurezza invocando immediatamente l'Arbitrato ma tutto questo no è stato fatto per i motivi che tutti conoscono e quindi non me la sento di condannare l'India e gli Indiani che conosco bene, indubbiamente è un vastissimo paese con ancora molte tradizioni difficili da sradicare, molta criminalità, molta corruzione, in certe zone bassa moralità ma nel complesso è tutt'altro che un paese incivile ed ha un sistema giudiziario più avanzato del nostro, anche se vige ancora la pena di morte, e la figura degli incapaci la facciamo noi.

Siamo molto bravi a sbraitare e contestare ma quando si tratta di muoversi veramente veniamo presi dal panico e dalla classica "ma chi me lo fa fare" dimostrazione che tutti intervengono ma pochi agiscono.
Circa un mese fà ho creato una pagina che preludeva all'istituzione di una Associazione con lo scopo di tutelare tutti i Militari Italiani, denominata A.T.M.I. con regole precise per chi volesse aderire....bene a distanza di un mese vi hanno aderito (diciotto) 18 persone a fronte di circa 560.000 (cinquecento sessantamila) iscritti nei vari gruppi pro Max e Salvo, al che sorge spontanea una domanda:
MA TUTTI QUESTI ISCRITTI DOVE SONO, MA VERAMENTE HANNO A CUORE IL CASO O SONO SOLO ISCRITTI PER FARE SALUTI E BATTUTE.


Sono certo che tanti sono in buona fede ma che molti considerano questo caso un problema non loro un'occasione per criticare i politici e le istituzioni per poi restare in attesa degli sviluppi e dare la loro opinione senza essere bene informati sulla vicenda.
Dov'è l'Italia dei Santi degli Eroi e dei Navigatori? vengono attuali le parole del Mameli:- "Noi fummo da secoli ..(aggiungerei anche oggi)....calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. .

A. Adamo





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